LA STORIA

LA STORIA

Dal 21 aprile 1936 anche Bari ha i suoi campi da tennis alla realizzazione dei quali, molti Enti hanno contribuito. L’Amministrazione Comunale ha offerto il terreno in una zona ben collegata al centro della città con mezzi rapidi e frequenti di comunicazione. A questa offerta si sono aggiunte quelle tangibili dell’Amministrazione Provinciale, della SICAM, della Società Pugliese di Elettricità e di altri Enti.
Particolare degno di nota è che la zona sulla quale sono sorti i campi, appartenente all’ex vivaio dei Giardini Municipali, si trova qualche metro sotto il livello stradale, collocandola al completo riparo dai venti.
A questa bella realizzazione hanno atteso, con tutta la passione e la competenza che li distingue, il segretario del direttorio della XIV zona della Federazione Italiana Tennis, Ing. Francesco Ortona e l’addetto sportivo Cav. Raffaele Perrone, i quali con il valido appoggio della Fit, in occasione dell’inaugurazione, fecero scendere a Bari quattro racchette di grido: Cesura, Rado, Fè d’Ostiani ed il tedesco Goepfert (foto), dando vita a tre interessantissimi incontri presenziati da tutte le autorità e dal segretario della Fit. Ing. Luigi Orsini.
Il Circolo del Tennis sorto in questi giorni ha reso accessibile, con uno speciale regolamento, questo sport a tutti gli appassionati. I nuovi campi di Bari sono ormai la meta preferita di una, non esigua, schiera di sportivi di ambo i sessi.

Questo è l’atto di nascita ufficiale del Circolo Tennis Bari: Maggio 1936.
Il tennis a Bari, anche se strettamente legato all’attività del suo Circolo più prestigioso, appare una quindicina di anni prima. Comincia su un solo campo, presso il Lungomare, dov’è ora il monumento dedicato a Diaz, dopo che per qualche mese, era stato “rinchiuso” sul campo di un giardino in una villa, alla periferia della città. Il primo campo pubblico in cemento, sorge a due passi da una società gloriosa: il Barion dei leggendari “Trabaccolanti”. Siamo attorno agli anni Venti quando il campo arricchisce gli impianti dello Skating Club Bari. Resterà da quelle parti, nelle vicinanze del pontile San Nicola per una quindicina d’anni. Ospita tornei sociali dove i tennisti in pantaloni lunghi, spaventavano più per i baffoni che non per gli “smaches” e i “passanti”. Si organizza una sfida internazionale, Bari-Tirana che finisce con la vittoria barese per 3-2. “Bei tempi” ricordano nostalgicamente gli anziani del tennis barese. Chi sono? É difficile citarli tutti senza incorrere in qualche dimenticanza. Le loro imprese sono ormai affidate alla memoria: i giornali dell’epoca non ne parlano molto, i documenti sono pochi. I meno giovani, ricordano soprattutto Lollino De Gemminis, indimenticabile per i suoi “smaches”, il quale fa coppia fissa con Raffaele Cisternino. I due sono imbattibili o quasi; riescono qualche volta, a tener loro testa Ignazio De Felice e Venier, altre due irriducibili racchette. Altri nomi di atleti: Vittorio Russo-Frattasi, Angelo Albanese, Calitri, Bepi Basset, il barone Amenduni, Giuseppe Serpieri, Nino Scianatico, Adamo Baldelli, Ignazio Civera, Vincenzo Azzone. Presidente è l’Ing. Ortona, che dopo qualche tempo passa la mano all’Avv. Carlo Borea. Ci sono anche le “racchette in gonnella”: le due sorelle Grassi (invidiatissime, per possedere un campo privato in via Dei Mille), Dina Coen Castellaneta Cappuccilli, Pia Morante. Giocano in singolo, doppio misto e anche abbastanza bene.

Il tennis cresce, c’è necessità di nuovi campi ed uno soltanto non basta più. Il Circolo passa in via Fieramosca, nei pressi di un’altra istituzione barese: l’Angiulli. I campi diventano tre: un progresso enorme. “Ricordo – diceva il giudice Comm. Ignazio De Felice- l’entusiasmo, la gioia per quella costruzione che ci parve un’autentica conquista. Non era molto, ma con i tempi che correvano ed i mezzi che avevamo a disposizione ci sembrò di aver conquistato il mondo e c’erano soltanto i campi”. Mancava il resto, persino una scrivania, una stanzetta dove tenere le riunioni. Dal campo dello Skating sul Lungomare, ai tre campi di via Fieramosca, il salto non è soltanto numerico. Ora ci sono anche i raccattapalle, tre fissi, uno per campo. Cresce il numero dei Soci. Il Tennis a Bari è una realtà dal 1936, la storia del Circolo esce dalla leggenda, dal pionierismo: anche a Bari è finalmente arrivato il tennis ad alto livello. La guerra però, blocca anche la scalata del tennis. I pensieri sono tutti rivolti altrove, le preoccupazioni non mancano. Anni di bufera, di piombo frenano ogni slancio. Poi si riprende.

Il Circolo Tennis ricomincia a raccogliere di nuovo gli appassionati. Presidente – siamo negli anni della ricostruzione – divenne il marchese Romanazzi il quale si circonda di validi collaboratori: Giuseppe Chimenti, Nicola Laterza, Armando Pastore, Arrigo Atti, Carlo Egli, Michele Mincuzzi.
Dal 1950 al 1956 il Presidente Ing. Michele Giannone apporta notevoli miglioramenti alla sede, determinando un notevole incremento dei soci segnando da allora una costante ed equilibrata ascesa.
Nel 1957 sotto la Presidenza Jacobini, dopo lunghe trattative si addivenì all’acquisto del suolo di via Martinez, la sede che attualmente ci ospita, costruita e sistemata in tre anni, in cui i soci furono ospitati prima dal Circolo Barion poi dalla fiera del Levante.
Dal 1960 (Adolfo Atti Presidente e Michele Mincuzzi vice-Presidente), la vita del Circolo ha affrontato giorni belli e meno belli ma, nella nostra sede (successivamente ristrutturata nel 1989, sotto la Presidenza di Massimo Fuzio), non sono mai mancate due costanti: l’amore dei soci per la loro “seconda casa” e l’impegno sportivo profuso in essa, che ha portato ad avere l’onore di annoverare tra i propri soci anche un numero 1 d’Italia (Gianluca Pozzi, vincitore di alcuni tornei del Gran prix), una campionessa italiana (Nicoletta Virgintino di singolo nel 1977 e di doppio nel 1979,’81 e ‘82) e campioni nazionali di doppio maschile (Gianfranco Favia nel 1972 e Dodo Alvisi nel 1977).

IL TENNIS A BARI
È UNA REALTÀ

Innumerevoli i successi del C.T. Bari nelle coppe di categoria in ambito regionale, provinciale e nazionale (Campionato italiano maschile nel 2003 campione italiano di B1, nel 2004 di A2 e di under 14) e di alcuni loro alfieri nei tornei individuali. Insieme alla attività sportiva è fiorita parallelamente, una soddisfacente attività culturale ed una divertente attività sociale nei giardini del Circolo, che culmina in giugno con la festa di S. Giovanni, vero evento clou per tutti i soci. Ad oggi nel Circolo tennis Bari ci sono 15 campi da tennis in terra battuta (4 coperti), due campi in superficie veloce, un campo di calcetto in materiale sintetico, un campo polivalente per pallacanestro-pallavolo, un campo di paddle. Dal 1978 al 1987 sui campi del C.T. Bari si è svolta una tappa del circuito internazionale Gran prix, che ha visto tra i partecipanti anche Cash, Edberg, Mc Namee, Panatta, Barazzutti ed altri tra i migliori giocatori del mondo. Dal 2004 ad oggi si svolge nel mese di Maggio un torneo internazionale femminile da $25.000. Nel 2005 il C.T. Bari è stato insignito della stella di bronzo del Coni al merito sportivo. Le foto sono tratte dal libro “Il Circolo tennis Bari” di Paolo Marturano e Vito Raimondo (Adda editore 2008) che ringraziamo affettuosamente.